Alla fine della scorsa settimana ho fatto il test dei 6 minuti per aggiornare le mie zone di velocità. Dopo 9 mesi di allenamenti era arrivato il momento di fare il punto. Mi sono sorpresa nello scoprire che sono diventata più veloce, anche se non poteva che essere così visto tutto il lavoro che ho fatto.
Per mesi sono stata così concentrata sul correre la maratona, dunque resistere per tanti km, che la velocità era passata in secondo piano. Correre veloce non era il mio obiettivo. Volevo solo riuscire a correre fino alla fine.
La corsa di domenica scorsa, con gli allenamenti aggiornati, è stata più veloce dei miei tempi soliti e mi sono sentita bene, mi sono sentita forte. Non credere che sia diventata una velocista, sempre lenta sono. Solo, più veloce di prima. O meno lenta, se vogliamo.
Ho fatto le mie prime corse con le nuove zone piena di entusiasmo per questo miglioramento così netto. Poi è arrivato il giorno delle ripetute. Un variato veloce mai sperimentato prima, con 8 ripetute da 400 metri + 8 ripetute da 200 metri, intervallate da un minuto di recupero attivo in corsa blanda. Tutte in Z6, che è la mia capacità anaerobica.
Non ce la facevo. Proprio non ce la facevo. Mi sono fermata più volte tra una e l’altra, ne ho saltate un paio, ho ricominciato, ne ho saltate un altro paio. Avevo due possibilità: mollare e non concludere l’allenamento; oppure accorciarlo di un paio di km su un totale di 10 e portarlo a casa. Ho scelto questa strada. Ogni tanto bisogna cambiare strategia in medias res.
Ovviamente ho vissuto l’allenamento come un fallimento, ma mollarlo a metà sarebbe stato peggio. Per questa volta è andata così. Quella dopo forse andrà meglio (peggio è difficile, ma mai impossibile).
Ho attribuito parte dell’esito al fatto che nelle ultime settimane sto mangiando poco. Non mi mancava il fiato, è che mi sentivo fiacca. Anzi vuota. Hai presente quella sensazione di muscolo svuotato? Purtroppo ultimamente appetito non ne ho, i dolori dell’anima mi fanno passare la voglia di mangiare, ma l’alimentazione inadeguata allo sforzo si paga. Proposito della settimana: tornare a mangiare di più, e meglio. Rimettermi in sesto passa anche di lì.
"Volevo solo riuscire a correre fino alla fine" e lo hai fatto, ed è la unica cosa che conta.
Hai saputo essere flessibile e gentile con te stessa, che come allenamento conta molto più di qualche ripetuta.
credo che sia una cosa fisiologica ... i miei migliori tempi sui 5 km, sempre alla stessa Parkrun di Milano Nord, quindi stesso percorso, sono stati il sabato dopo la maratona, Milano 2023 e Venezia 2024, anche se la maratona non era andata come volevo in entrami i casi :)