Oggi ti scrivo da Atene. Sono qui da qualche giorno e ci resto qualche giorno ancora, ma sto continuando il mio allenamento come sempre. Solo, in posti differenti. E che posti. Tra di essi anche una pista con vista sull’Acropoli! Ho scattato una foto per fartela vedere: io sono ancora incredula! È accessibile liberamente, in pieno centro.
Prima di partire ho scelto dove andare a correre in base alla durata e alla distanza dei miei allenamenti di queste settimane, tra posti che conoscevo già e altri che volevo esplorare. Ma pure in base alla pendenza. Atene è costruita su e intorno a dei colli - come Roma, come Istanbul - e le salite al momento sono una piccola parte del mio allenamento. La voglia di esplorare però ha avuto il sopravvento e venerdì ho corso in salita (sputando i polmoni).
Ho scoperto a Ortigia che correre è un altro modo di esplorare, con uno sguardo differente, anche luoghi già ben noti. A Ortigia mi piace correre lungo il perimetro dell'isola, prima in un senso, poi nell'altro, infine imboccando a caso le sue viette, specie quelle della Giudecca. Le so a memoria, ma correre dà un altro ritmo alla conoscenza. È come se l’isola e io ci riscoprissimo da capo. Lei mi si offre vuota, la mattina presto, e io le concedo la casualità dei miei passi. Quando corro vado a senso, dove mi porta l’istinto: qui giro a destra, qui tiro dritto, no, svolto qua.
Con Atene sta andando allo stesso modo. In più, c’è l’emozione di correre tra vie intitolate agli dei, sotto lo sguardo di marmo di Athena Parthenos, di Teseo, di eroi ed eroine della rivoluzione. E tra le foglie e i fiori di acanto che riempiono i parchi pubblici, i giardini privati affacciati sulle strade e le aiuole dei condomini.
Quando studiavo le colonne corinzie a scuola, in epoca lontana dall’internet che oggi ti mostra ogni cosa in pochi secondi, mi domandavo come fosse la pianta a cui gli scultori si ispiravano per ornare i capitelli. Ora lo so.
Sono ripassata anche dallo stadio Kallimarmaro (nella foto di apertura) davanti al quale lo scorso anno ho deciso che avrei corso la maratona. È qui che termina la gara. Pensare al momento in cui ci entrerò di corsa mi emoziona come la prima volta che quel pensiero mi si è formato nella testa, a maggio 2023. Un anno dopo sono di nuovo qui davanti con una promessa mantenuta: mi alleno da un anno e sono ufficialmente iscritta alla gara.
Domenica prossima ti racconto i luoghi in cui correre ad Atene.
Che emozione saperti lì! 🩷